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Covid, "ecco il numero reale delle vittime": nel report la clamorosa confessione dell'Iss. I veri numeri, perché solo ora?

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Reparto Covid  

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Sono stati sovrastimati i morti Covid in Italia. Un'ammissione molto pesante che era già in parte emersa nel settimo rapporto congiunto tra l’Istat e l’Istituto Superiore di Sanità sull’impatto dell’epidemia sulla mortalità complessiva, pubblicato a marzo, che fotografava quello che è avvenuto negli ultimi due anni. Il campione preso in considerazione dall’Iss è rappresentativo - per età, provenienza geografica, patologie - dei decessi Covid nel complesso.

 

 

Quindi, in alcuni casi - si stima il 10 per cento del totale - i pazienti sarebbero morti "con" il Covid e non "per" il Covid. Nel dettaglio, nel rapporto si spiega come nelle cartelle cliniche prese in esame, il Covid venga indicato come l’unica causa responsabile del decesso nel 23% dei casi, mentre nel 29% dei casi è presente una concausa e nel 48% si riscontrava più di una causa possibile per il decesso. Nel 90% delle schede compilate dai medici italiani, però, il Covid veniva indicato come causa direttamente responsabile del decesso. Da questa discrepanza deriverebbe una sovrastima dei dai dei decessi per Covid nel nostro Paese.

 

 

"Analizzando i dati giornalieri sulle cartelle cliniche dei decessi per via del virus che arrivano all'Istituto Superiore di Sanità e le schede di decesso compilate dai medici, però, è emersa una sovrastima di circa il 10% delle morti per Covid", spiega il professor Graziano Onder dell'Istituto Superiore di Sanità. "In 9 casi su 10 il Covid viene indicato come causa principale della morte sulla scheda di decesso, mentre in un caso su 10 viene indicato il Covid con una o più concause", prosegue. Questa tendenza, precisa Onder, "non è nuova ma è stata segnalata dall'Iss fin dal monitoraggio effettuato nel luglio del 2020. La possibile sovrastima dei decessi, tuttavia, viene in parte compensata dai numerosi casi di morti legate al Covid nelle primissime fasi della pandemia".

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