Esistono posti più sicuri di altri in aereo in caso di incidente? La risposta, in realtà, non è univoca. Anche perché gli incidenti aerei non sono tutti uguali e la dinamica può fare la differenza. In ogni caso, da diverse analisi su dati reali è emerso che alcune posizioni hanno storicamente avuto un tasso di sopravvivenza più alto. L'ultimo caso è quello del volo Air India da Ahmedabad a Londra Gatwick precipitato nei giorni scorsi: l'unico passeggero sopravvissuto era seduto all'11 A.
Un'indagine condotta dal Corriere della Sera si è basata sui database dell’ente americano d’aviazione (Faa) e sui disastri negli Usa e nel resto del mondo in cui erano disponibili la configurazione interna dei posti e le conseguenze fisiche dell’impatto su chi viaggiava. Dall'analisi, che si è concentrata su 50 schianti dal 1969 al 2013, è emerso che alcune aree del velivolo sono più sicure di altre. I passeggeri che hanno il 74% di probabilità di salvarsi in caso di incidente sono quelli seduti al centro tra le ali e la coda; a metà tra i due corridoi, nel caso di tratte intercontinentali; o con un affaccio su un corridoio,
Disastro aereo in India, "non era configurato per il decollo": ipotesi-choc
In 28 secondi si è consumata una tragedia. Il Boeing 787 di Air India si è staccato dalla pista dell'a...Uno studio pubblicato da Popular Mechanics nel 2007, invece, ha analizzato ogni incidente aereo registrato dalla Faa dal 1971: ne è emerso che i passeggeri seduti nella parte posteriore dell’aereo hanno avuto un tasso di sopravvivenza del 69% contro il 49% di quelli nella parte anteriore. Dati, questi, confermati anche da un’inchiesta condotta dal Time nel 2015 e basata sull’analisi di 17 incidenti con vittime tra il 1985 e il 2000: anche in questo caso, i sedili posteriori avevano un vantaggio. I sedili posteriori sarebbero più sicuri perché la parte anteriore dell’aereo tende a essere quella più esposta in caso di impatto frontale o durante atterraggi d’emergenza. Inoltre i motori, potenziali fonti di incendio, si trovano in corrispondenza delle ali, il che rende i posti nelle immediate vicinanze, quelli centrali, potenzialmente più rischiosi.