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Che tempo che fa, Roberto Burioni e i pazienti "sfortunati" col vaccino: "Non tutti ricevono una protezione piena"

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"Non tutti i pazienti rispondono ugualmente alla vaccinazione": Roberto Burioni, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa su Rai 3, parla di Covid e vaccini. In particolare si sofferma sulle risposte che diverse categorie di persone possono avere rispetto all'immunizzazione: "E' molto importante considerare chi sono: i primi sono le persone che hanno un sistema immunitario indebolito da una malattia e questo è il caso di Powell". Il riferimento del virologo è all'ex segretario di Stato Usa, morto a 84 anni per il virus nonostante le due dosi di vaccino.

 

 

 

L'altra categoria di persone che può non rispondere perfettamente al vaccino, spiega Burioni, è quella che comprende "pazienti che hanno subito un trapianto...pazienti che stanno combattendo contro un cancro...i farmaci che si usano indeboliscono il sistema immunitario. Questi pazienti, anche se vaccinati, avranno difese molto più deboli nei confronti del virus". 

 

 

 

Alla fine, quindi, il virologo ha spiegato perché è così importante che tutti corrano a immunizzarsi: "Questi pazienti 'sfortunati' che non possono avere una protezione piena e che possono avere conseguenze molti più gravi se si infettano, possono beneficiare moltissimo del fatto che grazie all'immunità di gregge il virus circoli molto di meno". Se tutti si vaccinassero, insomma, contribuirebbero ad aiutare chi non riesce a ricevere una protezione completa.

 

 

 

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