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Marta Fascina, il siluro di Iva Zanicchi: a lavorare! Si apre il caso

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Dopo Paolo Berlusconi è Iva Zanicchi a scuotere Marta Fascina. La quasi moglie di Silvio Berlusconi non si è ancora ripresa dal lutto, tanto da disertare diversi eventi pubblici di Forza Italia. Una decisione non passata inosservata agli azzurri e nemmeno a chi è sempre stato vicino al Cav. "La penso come Paolo, anche io sto attraversando un momento bruttissimo. Ma ho preso degli impegni di lavoro da tempo e li rispetto. Solo in America non sono andata, per il resto quando sono in scena do tutta me stessa, rido, scherzo, racconto barzellette. Poi finito è chiaro che il dolore e il dispiacere sono grandi. Ma bisogna farsi forza".

La cantante sta affrontando la grave malattia del marito Fausto, ma, anche lei come Fascina, deve andare avanti. "Io capisco - spiega sulle colonne del Giornale - che la signora Fascina si senta estremamente sola, perché Silvio era una quercia. Ma deve farsi forza e adempiere ai suoi impegni. Deve farlo per forza, anche in memoria di lui, conoscendo quanto Berlusconi fosse meticoloso e serio sul lavoro". Le due non si sono mai conosciute, ma Zanicchi non nega di provare per la deputata una certa stima: "Ho visto le immagini di lei al funerale, si è comportata in un modo esemplare, di classe. Si vede che il suo è un grande amore e ha il dovere di rispettarlo, ancora di più di un lavoro normale perché è al servizio dei cittadini".

 

 

Da ex eurodeputata proprio di FI, anche l'artista ha vissuto alti e bassi. "Anche io - prosegue - mi sono trovata nella difficoltà di gestire un dolore e insieme il mio impegno da deputata. Se c’è una persona che ho amato profondamente oltre a mia figlia è stata la mia mamma. La notte che è morta ero al Parlamento europeo, sono tornata di corsa e lei è mancata. Dopo qualche giorno c’era Strasburgo (la seduta parlamentare, ndr) e sono andata, anche se avevo un dolore immenso nel cuore. Ma era un mio dovere e ci sono andata. Mio padre mi ha sempre insegnato che il lavoro va sempre rispettato, è qualcosa di sacrosanto". A maggior ragione - conclude - "perché Forza Italia era Berlusconi. Capisco gli sforzi di Tajani che è una persona straordinaria ma ha la difficoltà di agire senza la presenza di Berlusconi che era l’anima del partito. Non lo so, non voglio essere negativa. Dico che se Tajani ce la farà sarà doppiamente bravo, spero di sì". 

 

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