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Raimo, "i neonazisti vanno picchiati"?: il ministero avvia verifiche

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"I neonazisti vanno picchiati": per questa frase, detta dal professore Christian Raimo nello studio di David Parenzo a L'Aria che tira su La7, sono state avviate delle verifiche da parte del ministero dell'Istruzione e del merito, nello specifico dall’Ufficio scolastico regionale per il Lazio. Lo fa sapere il dicastero stesso. Raimo insegna in un liceo a Roma ma è anche uno scrittore nonché ex assessore alla Cultura della Capitale. La dichiarazione finita nel mirino è stata fatta lo scorso 29 marzo in tv mentre si stava parlando del caso di Ilaria Salis, la 39enne detenuta in Ungheria con l'accusa di aver partecipato al pestaggio di estremisti di destra durante una manifestazione. 

“Qui c'è un'antifascista, una collega perché insegna, che a un certo punto è andata in Europa, cioè a casa nostra, a picchiare dei neonazisti. Allora cosa bisogna fare con dei neonazisti? Per me bisogna picchiarli”, aveva detto Raimo lo scorso 29 marzo. Oggi il ministero in una nota scrive che "ogni docente è prima di tutto e sempre un educatore e la scuola non può condividere nessuna forma di violenza, anche verbale, nel rispetto dei valori che sono propri della nostra Costituzione”.

Nel frattempo, il vicecapogruppo vicario di Fratelli d'Italia al Senato, Raffaele Speranzon, ha presentato un’interrogazione al ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara "per chiedere lumi in merito al comportamento" dello scrittore. "Faccio notare che, in quanto docente, Raimo svolge un ruolo educativo molto importante e delicato come insegnante nella scuola pubblica - ha spiegato Speranzon - e per questo le sue affermazioni risultano particolarmente gravi e pericolose".

 

 

 

 

 

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