Dopo la conferma in Cassazione dell'assoluzione di Matteo Salvini nel processo Open Arms, a parlare è l'avvocato Giulia Bongiorno. In un'intervista a IlGiornale spiega perché l'ex ministro degli Interni non sarebbe dovuto andare alla sbarra: "Non sarebbe dovuto iniziare perché sarebbe stata sufficiente la coerenza di chi, fino al giorno prima, aveva rivendicato l’azione del governo Conte 1 per non innescare un processo basato, come è evidente, sul nulla. Per il caso Diciotti il Senato aveva negato l’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini, in quel momento il governo giallo-verde era compatto... Su Open Arms c’è stato un repentino cambiamento, e hanno votato contro. È un caso che nel frattempo fosse caduto il governo Conte 1? Anche dopo la scelta del Senato, questa vicenda avrebbe dovuto essere chiusa almeno al momento dell’udienza preliminare".
A questo punto però la Bongiorno mette in chiaro le cose: "Erano accuse surreali. Si è ipotizzato che Salvini avrebbe dovuto far sbarcare i migranti che viaggiavano a bordo di una ong con bandiera spagnola che aveva effettuato i salvataggi in autonomia, e mai in acque territoriali italiane. È stato provato che l’Italia non avrebbe affatto dovuto concedere il Pos e che il comandante avrebbe avuto numerose opzioni per fare sbarcare i migranti, ma il suo obiettivo era farli sbarcare sul nostro territorio. È negli atti che, pur potendo raggiungere la Spagna, Stato di bandiera e di primo contatto, la nave “bighellonava”. Questo verbo ha suscitato polemiche, ma è quello usato dalle Autorità maltesi. Servirebbe una riflessione politica su quella ostinata volontà di sbarcare solo in Italia".
Open Arms, ecco tutte le tappe di 6 anni di calvario
Non si dica che ha trionfato la giustizia. Tenere appeso un uomo per un «fatto che non sussiste», con la min...E qui la Bongiorno si interroga su cosa sia davvero successo in quella estate: "Io cerco la soluzione nelle carte. In questo caso, è emerso che Open Arms avrebbe avuto a disposizione numerosissime soluzioni per far sbarcare i migranti. Non solo: è risultato che non rispondeva né alla Guardia Costiera, pronta ad agevolare lo sbarco, né alla Spagna, che chiedeva come aiutare. Poniamoci qualche interrogativo". Infine aggiunge: "Le convenzioni internazionali lasciano ampi spazi per l’interpretazione dei doveri nascenti in capo ai vari Stati. Tuttavia, non ogni violazione o presunta violazione può essere trasformata in reato".




