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Decreto sicurezza, il costituzionalista Valerio Onida: "Un sindaco non può dire 'me ne frego della legge'"

Matteo Legnani
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Valerio Onida è uno dei costituzionalisti più noti e rispettati. Già presidente della Corte Costituzionale e professore emerito di diritto costituzionale all'Università degli studi di Milano, ha avuto anche una breve fase di impegno politico, candidandosi come sindaco di Milano per la sinistra. Non certo uno, quindi, che la vede per molte cose come Salvini. Eppure, in una intervista concessa a affaritaliani.it, Onida è categorico: "Un sindaco non può certo dire 'me ne frego della legge', dice riguardo alla presa di posizione su decreto sicurezza e migranti assunta da alcuni primi cittadini tra i quali il napoletano Luigi De Magistris e il palermitano Leoluca Orlando. "Certo, un sindaco può, se ritiene che la legge sia palesemenete incostituzionale o abbia degli aspetti di irregolarità, fare ricorso alla Corte Costituzionale. Ma nell'attesa di quel giudizio non può fare altro che applicare e uniformarsi a quella legge in quanto amministratore pubblico. Da questo punto di vista, ha persino meno discrezionalità del privato cittadino". Leggi anche: Decreto sicurezza, rivolta dei sindaci rossi Orlando e De Magistris: "Non lo applichiamo"

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