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Gina Lollobrigida, "Non è rimasto niente": il figlio sconvolge la D'Urso

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A Pomeriggio 5, su Canale 5, Barbara D'Urso torna a parlare di Gina Lollobrigida e della guerra sulla sue eredità tra l'amico e factotum Andrea Piazzolla e il figlio della diva Milko Skofic. Proprio quest'ultimo ha deciso di parlare per la prima volta, dopo mesi di silenzio, dando la sua versione su quanto accaduto negli ultimi anni di vita della madre attrice. "Sono state dette bugie e falsità e cose non vere in tv e sulla stampa. Ho pensato che ora è il momento di fare chiarezza. Mi ha ferito molto la manipolazione di Piazzolla. Fino al 2013/2014 ho vissuto nella villa di mia madre, poi mi sono separato e in casa sono rimasti la mia ex moglie e mio figlio. Poi è arrivato uno sfratto, firmato da Piazzolla, che era l’amministratore di mia madre. E così hanno mandato fuori Dimitri da casa".

 

 

 

Un fatto ha insospettito particolarmente Skofic: "Mia madre era ormai fuori controllo, credeva a ogni cosa che diceva Piazzolla. Un giorno ho visto una fattura nella cassetta della posta. Era una fattura da 117mila euro per un’automobile. Non era normale per mia madre, altrimenti non mi sarei allarmato. Lei era molto attenta alle spese. Mai ha avuto la passione per le macchine. Quindi la chiamo e dico: 'Ma questa fattura da 117mila euro? Che succede?'. Lei mi risponde: 'Andrea è un genio, compra macchine e poi le rivende'. Io sono rimasto basito. Quando lui è arrivato i conti erano buoni. A Montecarlo c’erano soldi, abbastanza per finanziare una vita sostenibile per mia madre. Quando la guardia di finanza ha visto i conti un po’ di tempo dopo a Roma erano rimasti 100 euro e niente a Montecarlo".

 

 

 

 

Skofic ribadisce la tesi del raggiro subito dalla madre: la Lollobrigida aveva rivelato all'amico Paolo Limiti di essere sicura della morte immanente di Piazzolla, che le aveva detto di essere gravemente malato". Resta una certezza: dell'eredità della Bersagliera resta poco o nulla, dopo anni di sperpero dissennato. "Alla fine del maggio 2020 scoprii che i mobili di mia madre stavano per essere messi all’asta. Ho ricevuto una chiamata anonima. Questa persona non volle dirmi chi fosse, e mi dice che mia madre stava mettendo tutto all’asta. Sono andato a vedere su internet e ho trovato tutti i mobili in vendita. Ma erano tutte cose a cui teneva, che mia madre aveva cercato dagli antiquari. Erano ricordi di una vita. Io non ci credevo, ho pensato: “Non è possibile tutto questo". Oggi, del suo patrimonio, "non resta quasi niente. La casa, un appartamento a Pietrasanta dove ci sono le sue statue. E basta. Questo è stato un periodo brutto. Spero che sia fatta giustizia, spero che la gente che ha rovinato la vita altrui ci pensi due volte prima di rifarlo".

 

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