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Garlasco, l'avvocato di Stasi: "Un contatto che mi ha turbato"

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venerdì 12 dicembre 2025
Garlasco, l'avvocato di Stasi: "Un contatto che mi ha turbato"

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“L’ho ripetuto in molti contesti ma lo ripeto qui in maniera molto chiara, non ho mai avuto nessun colloquio riservatissimo personalmente con il procuratore Napoleone. Quando l’ho incontrato c’era la presenza sempre o del sostituto Zanoncelli o della sostituta De Stefano o dell’aggiunto Civaldi”: Antonio De Rensis, avvocato di Alberto Stasi, lo ha detto nello studio di Milo Infante a Ore 14 Sera smentendo le voci di suoi incontri in solitaria con Fabio Napoleone, procuratore capo di Pavia.

Il suo assistito è stato condannato per l'omicidio della ex fidanzata, Chiara Poggi, la 26enne trovata senza vita nella villetta di famiglia a Garlasco il 13 agosto del 2007. Mentre oggi sotto la lente degli investigatori ci è finita un'altra persona, Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. In tv, poi, De Rensis ha parlato di un contatto avuto il 13 luglio del 2022 che lo ha turbato molto. "Il 13 luglio 2022 sono uscito alle 13.30 dal Palazzo di Giustizia, alle 18.45 dello stesso giorno, tutto documentato con testimonianza di due avvocati tra cui una cassazionista che lavora con me, è accaduta una cosa mentre ero all’interno del mio studio", ha rivelato, aggiungendo che “il contatto non mi ha spaventato, ma mi ha turbato". 

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Poi ha proseguito: "Ho fatto ciò che qualunque avvocato in Italia al posto mio, difensore di Stasi, avrebbe fatto. Il giorno dopo, telefonicamente, ho relazionato il procuratore capo di quanto accaduto e poi sono stati relazionati anche i sostituti”. De Rensis, in ogni caso, ha definito il contatto “indefinito”, spiegando che non è stato effettuato con lui ma con gli avvocati del suo studio: “Quando io ho compreso di che contatto si parlava, ho fatto in modo che parlassero gli avvocati del mio studio ed è stato tutto documentato”.

Il legale ha chiarito anche il motivo per cui abbia preferito relazionare tutto: "Il 13 luglio 2022 sapevano che io ero avvocato di Stasi il procuratore capo Napoleone e i sostituti, il procuratore aggiunto Venditti, il mio studio, Giada Bocellari e Alberto Stasi. Nessun altro in Italia sapeva che io ero l’avvocato di Stasi”. E ancora: "Non ho detto che il contatto sapeva che fossi l’avvocato, io ho detto che ufficialmente lo sapevano persone che ho nominato. Il contatto mi ha turbato, non spaventato. Nessuno mi ha minacciato". 

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