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DiMartedì, Massimo Gramellini costretto a inchinarsi a Meloni: "Una politica vera"

di Roberto Tortoramercoledì 5 novembre 2025
DiMartedì, Massimo Gramellini costretto a inchinarsi a Meloni: "Una politica vera"

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Massimo Gramellini ospite speciale dell’ultima puntata di “diMartedì”, il programma di approfondimento politico e sociale di La7, condotto da Giovanni Floris. Tanti i punti toccati nell’intervista con lui, in particolare – e inevitabilmente – la campagna elettorale di Giorgia Meloni per le prossime politiche, già partita sui social.

Il conduttore del talk-show di L7 In altre parole, programma di approfondimento culturale, commenta così il consenso di Giorgia Meloni: “A destra c’è lei: obiettivamente, dopo tre anni, bisogna riconoscerlo, perché è raro che un leader di governo goda ancora del consenso di cui gode lei. E perché non penso che sia il suo partito né tantomeno la coalizione con Salvini etc.. Penso proprio che Giorgia Meloni abbia un rapporto con i cittadini come lo aveva Berlusconi – spiega Gramellini - con la differenza che lui era una rockstar, era un personaggio complesso e articolato. Aveva tanti aspetti, occupava la cronaca rosa, la cronaca nera, la cronaca gialla, la cronaca sportiva, tutto. Invece lei è una politica vera”. 

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Poi l’affondo sulla sinistra attuale e sul leader Elly Schlein: “Mentre Berlusconi ha avuto dal suo punto di vista la sfortuna di avere dall'altra parte un Romano Prodi, qui non vedo dei prodi di nessun tipo. Per la sua immagine la Meloni ha fatto cose storiche in questi tre anni. Se ci fosse un'opposizione vera, però, le farebbe notare le cose non fatte in materia di sanità, etc.”. Sulla riforma della giustizia, invece, Gramellini è più critico e ricorda: “La destra di oggi è cambiata, ricordo ancora il vecchio Movimento sociale italiano che era un partito legge-ordine, in cui i magistrati erano idoli, il loro simbolo è stato Paolo Borsellino. La stessa Meloni è entrata in politica proprio per Borsellino. Quando divenne segretario della gioventù della destra mise le foto di Borsellino in tutte le sedi dei giovani del partito, che non ricordo se fosse già Alleanza Nazionale o meno”.

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